Ambiverso: una persona introversa ed estroversa

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Se pensi che la sessualità centri qualcosa col titolo di questo articolo, sei sulla strada sbagliata: parliamo di personalità, nello specifico, di quel tratto di penna al cui estremo sinistro hai disegnato una persona introversa e all’altro capo invece una estroversa.

In mezzo lui (o lei): l’ambiverso.

Se sei ambiverso, passi molto tempo da solo, a meditare, a fare sport (il tennis ti è precluso) e a lavorare.

Quando esci a mangiare con gli amici (quelle rare volte che non gli hai detto “Nooo, stasera no, scusamiii, sosstanco, etc…”), spesso ti impalli e mentre gli altri gozzovigliano ti ritrovi a fissare la gente che passa, studiandone le espressioni facciali e il linguaggio del corpo, neanche fossi Sherlock Holmes.

Spesso, se sei in giro a fare commissioni, ti capita di vedere da lontano qualcuno che conosci e che potresti incrociare; allora come un perfetto stratega ti arrovelli pianificando la scorciatoia più pratica (ed economica in termini di fatica) per evitarlo.

E ti ripetono all’infinito che sei una persona introversa.

Eppure, eppure…

…Quando vai in palestra o ti gusti un cappuccino al bar, o incontri nuove persone, magari su un areo in volo per Berlino, nessuno è più socievole di te.

Alle feste o alle riunioni catalizzi l’attenzione con la tua parlantina saggia e coinvolgente.

Quindi sei una persona introversa o estroversa?

Nessuna delle due.

Sei un po’ e un po’, dicono gli esperti.

Gli ambiversi oscillano tra l’essere socievoli e l’essere solitari.

In realtà interagiscono bene sia con le persone introverse sia con gli estroversi.

“È come se fossero bilingue”

dice Daniel Pink un autore di libri sulla comunicazione, che ha studiato l’ambiversione.

“Hanno un ampio spettro di qualità e sanno connettersi con un ampia gamma di persone, allo stesso modo di come fa una persona che conosce sia l’Inglese che lo Spagnolo.”

Il nostro Daniel Rosa la sa lunga sulla questione, e infatti sostiene che gli ambiversi sono degli abili venditori proprio per la loro capacità “empatica”.

Vuoi capire se sei ambiverso?

Se vuoi capire se sei davvero ambiverso Daniel ha preparato anche un test (in inglese purtroppo, ma se sei ambiverso dovresti poterlo fare anche in Spagnolo).

“Gli ambiversi sono come Goldilocks“, dice Adam Grant, un professore di psicologia all’Università di Pennyslvania, la Wharton School.

Per chi non lo sapesse (tipo me, prima che lo googlassi circa un minuto fa – l’inglese diamine!) Goldilocks è Riccioli D’Oro, la protagonista della favola con i tre orsi.

Grant intende dire che l’ambiverso, come Riccioli D’Oro, ha bei capelli e sopratutto non sceglie e non offre mai troppo o troppo poco.

Il lato negativo è che a volte l’ambiverso ha difficoltà a sapere quale lato della sua personalità far emergere a seconda delle circostanze.

A differenza di un estroverso o di una persona introversa, le quali tendono a sapere cosa li elettrizza e gratifica, l’ambiverso non è così sicuro e a volte, come sopra, si impalla.

Non capisce che ha bisogno di cambiare approccio per sentirsi motivato.

Il dottor. Grant (non è quello di Jurassic Park, purtroppo) sostiene che metà della popolazione mondiale è ambiversa.

“Se sei ambiverso, riconoscilo”, dice Laurie Helgoe, autrice del libro “Introvert Power: Why Your Inner Life is Your Hidden Strength”.

“Se sei consapevole di esserlo, allora puoi agire in entrambi i modi, guardando diversamente ad una situazione e capendo quale approccio può essere più efficace.”

persona-introversa

Onestamente, a volte ho un caratteraccio.

Mi piace stare in pubblico.

Però anche no e quindi la maggior parte delle volte che esco me ne pento.

Non credo di essere una persona introversa (introspettiva si, eccome!).

Perché le volte che non mi pento mi diverto un sacco e ho persino piacere nel catalizzare l’attenzione su di me.

Ecco, riconoscermi in un termine come “ambiverso” ha un non so che di rassicurante.

Disinnesca un po’ quel sentimento che emerge in certe situazioni, di essere un “outsider”.

Anche perché se di ambiversi ce ne sono così tanti, gli outsider sono quegli altri due, gli intro e gli estro.

Dovremmo fare un gruppo su facebook e conoscerci tutti.

Cerchiamo di non vederci mai dal vivo però!

Sai che mortorio, tutti lì negli angoli a guardarci di sottecchi aspettando che l’altro faccia la prima mossa 😀

Che ne pensi?

Un abbraccio.

Gabriele

PS:

Ho montato questo piccolo video su Facebook che raccoglie un po’ di caratteristiche di un ambiverso.

Ti ci rivedi?

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Sull'autore

Gabriele

Sono un cantautore e music marketer, aiuto i colleghi a farsi scoprire DA VIVI.

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