Come imparare a spezzarsi a comando

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Nel 2013 qualcosa si ruppe nella mia gola.

Qualcuno di voi conosce già questa storia, ma non ho mai condiviso la vera lezione che ho tratto da quell’evento.

Il 2013 è stato l’anno in cui per la prima volta nella mia vita ho contemplato l’idea di NON poter fare l’artista nella vita.

Era arrivata l’ennesima delusione:

Area Sanremo 2012, con la mia band, gli April Fools, arrivammo in finale, vincemmo il premio come miglior band della manifestazione… ma l’Ariston ci fu precluso.

Incazzato come una bestia passai i mesi successivi a subire passivamente il PIANO B che mi ero costruito in parallelo, ovvero… fare lo psicologo.

Iniziai a lavorare come operatore socio pedagogico in una scuola elementare, step al quale sarebbe seguito l’esame di stato per diventare psicologo a tutti gli effetti.

Ma nel frattempo, qualcosa dentro di me… si stava rompendo tragicamente.

Iniziai ad accorgermi di un fatto strano: saltuariamente, la mia voce saltava, singhiozzava, si spezzava – letteralmente.

Una roba da stare male.

Una specie di singhiozzo “one-shot” che mi sorprendeva, a caso, soprattutto quando cantavo.

Ah, e per chi non lo sapesse… io cantavo così:

Mi ritenevo bravo, molto bravo.

Ero un coglione.

La disfonia spasmodica (che mi fu diagnosticata qualche anno dopo dal dott. Fussi) fu un attacco totale al mio ego e alla mia identità.

A pensarci, fu la mia identità che si ruppe, vacillò come se a sostenerla fossero sempre stati quattro grissini friabilissimi.

Ecco, ora, a distanza di 10 anni, posso dire quella tragedia così intima (e così difficile da spiegare a chi non capiva che dolore fosse) è stata la mia fortuna.

Spezzarmi, mi ha COSTRETTO a ricompormi.

È lì che è iniziata la mia trasformazione, quella che oggi mi fa sentire un cantautore imprenditore.

Ecco perché, recentemente, ho imparato a “spezzarmi a comando”.

«Gabriele che significa….?»

Significa che quando mi sento fermo, bloccato nella mia vita, mi metto volontariamente in una situazione limite.

Esco dalla zona di comfort.

Mi sfido a sopravvivere, faccio il passo più lungo della gamba e sapete qual è il bello?

Scopro che sono ancora in piedi.

Scopro che ho le risorse interiori per superare il problema e superarlo mi porta ad un livello successivo, di consapevolezza e di benessere.

Certo, è sempre più difficile farlo perché con gli anni aumentano le responsabilità, ma ecco una cruda verità:

se non ci sfidiamo, non cambiamo.

Ecco le mie recenti sfide:

• Ho investito in un percorso di formazione high ticket;
• Sto cercando di trasformare Artisti Adesso in un’azienda vera e propria, in grado di lasciare un segno nell’industria musicale e per la prima volta ho studiato i modelli finanziari;

Io e Annaclara siamo diventati genitori: mi piace dire che l’abbiamo consapevolmente scelto con incoscienza 😁

Insomma, il mio consiglio è di spezzare qualche equilibrio per costringervi a crearne uno nuovo, migliore, più vicino ai vostri obiettivi.

Non aspettate che lo faccia lo vita.

Sull'autore

Gabriele

Sono un cantautore e music marketer, aiuto i colleghi a farsi scoprire DA VIVI.

Gabriele

Sono un cantautore e music marketer, aiuto i colleghi a farsi scoprire DA VIVI.

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